Analfabetismo funzionale e Università di Strada

(Fonte: Portale Epale • ec.europa.eu)

Nel 21° secolo le competenze rappresentano degli elementi chiave per il benessere individuale e sociale oltre che per il successo economico. E’ evidente che l’odierna società richiede persone in grado di sviluppare abilità cognitive, socio-emozionali e specifiche per risolvere problemi complessi durante tutta la vita, per interagire efficacemente con gli altri e per garantire una corretta condivisione e utilizzo delle informazioni.

D’altro canto, educatori, insegnanti, tutor e anche i datori di lavoro hanno bisogno di supporti e incentivi per essere in grado di rispondere a questo bisogno. Un sistema educativo ben informato e reattivo nell’acquisizione di competenze è essenziale per incoraggiare la cittadinanza a diventare attiva, in grado di sviluppare le giuste capacità per un mondo che cambia. Senza un adeguato investimento in competenze, le persone rimangono ai margini della società, il progresso tecnologico non si traduce in crescita e i paesi non possono competere con economie sempre più basate sulla conoscenza. Quanto più i paesi si sforzano di raggiungere i massimi livelli di innovazione e competitività nelle loro economie, tanto più si devono impegnare affinché la popolazione raggiunga quel giusto mix di competenze in grado di assicurare la competitività in ogni campo.

Nel programma Horizon 2020, le strategie di apprendimento permanente enfatizzano lo sviluppo di abilità di base come l’alfabetizzazione, l’alfabetizzazione digitale e l’alfabetizzazione matematica, che consentono agli adulti di diventare individui attivi e produttivi nella società moderna. A questo proposito merita una riflessione il fenomeno dell’analfabetismo funzionale spesso sottovalutato e messo in luce dai risultati di un’indagine Inapp su dati Ocse-Piaac.  Vale a dire che un individuo, pur sapendo leggere, scrivere e far di conto, non possiede quelle competenze richieste in varie situazioni della vita quotidiana, lavorativa, relazionale, oppure legata ai linguaggi delle nuove tecnologie.

E’ stato rilevato che gli analfabeti funzionali faticano di più a trovare lavoro, svolgono lavori meno gratificanti, sono meno pagati, sono anche poco interessati a partecipare alle occasioni di formazione e aggiornamento per imparare qualcosa di nuovo. Queste considerazioni sono comuni in tutti i paesi partner e non solo.

Il sistema educativo è l’ ambito che determina la rappresentazione di un paese; se gli studenti non hanno la capacità di pensare, di mettersi in discussione e di affrontare delle sfide, sarà difficile raggiungere un’economia stabile e moderna.  L’apprendimento lungo tutto l’arco della vita rappresenta il superamento di una dimensione temporale definita che nel passato rappresentava, nell’esistenza di un soggetto, spesso l’unica porzione di vita dedicata all’apprendimento; oggi rappresenta l’unica via per combattere l’analfabetismo funzionale che può essere visto come: l’incapacità cognitiva di saper leggere e far di conto; di far fronte all’insieme di pratiche sociali e culturali che si svolgono in specifici contesti socio-economici, politici, culturali e linguistici; di saper sviluppare e utilizzare i propri punti di forza e le proprie competenze per raggiungere obiettivi individuali; di utilizzare lo strumento di riflessione e azione critica per un cambiamento nei processi sociali.

L’UNIEDA (Unione Nazionale Italiana per l’Educazione Degli Adulti), con l’approvazione del progetto L’Università di Strada da parte del Ministero del Lavoro, nell’ambito dei contributi per il terzo settore, ha dato l’opportunità alle sue federate di progettare e realizzare percorsi in-formativi in luoghi informali al fine di suscitare quel desiderio di cultura nelle persone con basse competenze che difficilmente sarebbero approdate all’interno di Istituzione preposte alla realizzazione di corsi e percorsi formativi. L’Associazione di promozione sociale Askii Brainery per l’educazione permanente di Udine, federata UNIEDA, ha promosso e sta ancora realizzando incontri in librerie, circoli associativi e bar dove le persone possono accedere liberamente e partecipare a percorsi su temi come l’uso consapevole delle app, l’educazione finanziaria come mezzo per evitare di essere truffati, riconoscere le fake news e ancora la conoscenza del proprio territorio attraverso miti e leggende; non mancano percorsi sul ben-essere della persona e sull’educazione alimentare.

Questo avvicinamento alla conoscenza ha lo scopo di suscitare curiosità e di conseguenza la necessità di approfondire aspetti che ciascuno ritiene importanti per la sua vita personale ma anche sociale. La finalità è dunque quella di risvegliare la voglia di imparare e convincere ad affrontare percorsi che dalle conoscenze porta all’acquisizione di competenze sempre più utili se non necessarie in questa nostra società, attraverso una didattica inclusiva che mette al centro dell’azione didattica non il programma bensì la persona con tutte le sue debolezze e stereotipi.

Padula: al via il progetto “Università di Strada” rivolto all’apprendimento di persone sole ed emarginate (Ondanews)

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Si è tenuto questa mattina il primo incontro operativo per la realizzazione del progetto “Università di Strada”, che vede protagonista UNIEDA (Unione Italiana di Educazione degli Adulti) in partenariato con il Comune di Padula.

L’esigenza di portare nelle città, nelle loro periferie, nei centri storici (dove si concentrano molti anziani soli) e nei centri minori (dove è presente un progressivo depauperamento della popolazione attiva e una crescita di quella anziana) iniziative di apprendimento permanente nasce dall’esperienza maturata in circa 30 anni di attività da parte dell’UNIEDA, da sempre attenta a coinvolgere pubblici in stato di bisogno culturale per farli riscattare socialmente ed economicamente. Si tratta prevalentemente di anziani soli, adulti (uomini e donne) fuoriusciti dal lavoro a causa della crisi economica, persone emarginate.

L’Università di Strada è un modo per riavvicinare questi cittadini al “piacere” di apprendere, di far parte di una comunità offrendo un percorso innovativo che va loro incontro suddiviso per aree formative che vanno dall’educazione ambientale all’alfabetizzazione informatica.

All’incontro hanno preso parte Paolo Imparato, sindaco di Padula, Filomena Chiappardo, assessore alla Cultura del Comune di Padula, e, in rappresentanza di UNIEDA, Walter Iannotti e Silvana Magali Rocco.

A Padula si terranno 70 incontri relativi all’Università di Strada che coinvolgeranno varie fasce sociali, tra cui gli anziani – hanno dichiarato il sindaco Paolo Imparato e l’assessore Filomena Chiappardo – E’ un progetto culturale e di inclusione sociale che vuole essere un’esperienza positiva grazie all’organizzazione di corsi, workshop e vari appuntamenti, creando una rete diffusa su tutto il territorio nazionale”.

– Chiara Di Miele –

Campagna: parte il progetto Università di Strada (Salernotoday)

Campagna, parte il progetto “Università di Strada”
„Campagna, parte il progetto “Università di Strada”
Campagna, parte il progetto “Università di Strada”

Il progetto “Università di Strada”, che vede come partner, tra gli altri il Comune di Campagna guidato dal sindaco Roberto Monaco, è risultato vincitore del bando del Ministero del Lavoro per “Iniziative di Rilevanza Nazionale”: sono coinvolte 20 regioni e circa 30 città italiane.

I dettagli

L’ Università di Strada, che ha tra i principali obiettivi l’inclusione sociale, fornirà pillole di informazione soprattutto per le categorie più indifese: diritti dei consumatori, contrasto alle truffe,
buona lettura ( Bollette telefoniche, elettriche, ecc. ), lettura etichette dei cibi, truffe digitali, regolamento privacy ecc..

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Salerno: Arriva l’Università di Strada (il Tabloid)

A Salerno il progetto delle “Università di Strada”

Martedì 16 ottobre, alle ore 11.00, alla presenza dell’Assessore alle Politiche Giovanili e all’Innovazione Mariarita Giordano, sarà presentato il progetto delle “Università di Strada”, realizzato con il finanziamento concesso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Avviso N.1/2017, per il quale il Comune di Salerno risulta tra i 12 enti coinvolti sul territorio nazionale.

Il progetto prevede la realizzazione di attività culturali e sociali correlate tra loro e realizzate su un periodo complessivo di 18 mesi. Le attività si realizzano a partire da una regia e un coordinamento nazionale a cura di UNIEDA, unitamente ai partner di progetto e alle collaborazioni sparse sul territorio nazionale.

L’esigenza di portare nelle città, nelle loro periferie, nei centri storici (dove si concentrano molti anziani soli) e nei centri minori (dove è presente un progressivo depauperamento della popolazione attiva e una crescita di quella anziana) iniziative di apprendimento permanente nasce dall’esperienza maturata in circa 30 anni di attività da parte dell’UNIEDA, da sempre attenta a coinvolgere pubblici in stato di bisogno culturale per farli riscattare socialmente ed economicamente. Si tratta prevalentemente di anziani soli, adulti (uomini e donne) fuoriusciti dal lavoro a causa della crisi economica, persone emarginate. Il loro bisogno di riscatto sociale è solo in piccola parte intercettato dai programmi di formazione professionale e di sostegno sociale, in quanto questi applicano parametri troppo restrittivi e a volte burocraticamente incomprensibili a questa fascia di popolazione.
L’Università di Strada è un modo per riavvicinare questi cittadini al “piacere” di apprendere, di far parte di una comunità offrendo un percorso innovativo che va loro incontro

Rimini: Arriva a Rimini l’Università di Strada (Rimininews)

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Arriva a Rimini l’Università di Strada, progetto di carattere nazionale finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, gestito e coordinato da UNIEDA, l’Unione Italiana di educazione degli adulti. Obiettivo del progetto è far avvicinare le persone normalmente escluse dai processi di formazione/cultura a percorsi di educazione continua attraverso mini corsi, attività laboratoriali e attività socio-culturali da organizzare “per strada”, ovvero non nelle canoniche aule ma in sale periferiche, nei centri storici e nei centri minori. “È un’iniziativa che Università Aperta sperimentalmente ha deciso di avviare anche per la sua storia, che è una storia di estrema attenzione a tutto il mondo di adulti, giovani e anziani – spiega Guido Zangheri, presidente dell’Università Aperta “Giulietta Masina e Federico Fellini” -, così come, sin dalla origini, rispetto al mondo degli emarginati, delle persone che non fruiscono normalmente del circuito della cultura. Abbiamo subito aderito a questa idea che ci è stata proposta da UNIEDA, cui abbiamo aderito fin dalla nostra nascita, nel ’98”.

“In Emilia Romagna ci saranno tre Università di Strada: a Bologna, a Imola e a Rimini – attacca Isa Valbonesi, direttore del Comitato Scientifico dell’Università Aperta di Rimini -. Siamo particolarmente felici di iniziare questa esperienza, che si riconduce alla modalità fondamentale di Università Aperta che è quella di essere sempre in cammino. Proponiamo alla città un pacchetto di offerte culturali gratuite, per un totale di 115 ore, articolate in corsi, laboratori e occasioni di incontro e destinate alla fascia delle persone marginali: analfabeti funzionali, emarginati, donne e uomini che hanno perso il lavoro e anche persone che non hanno avuto occasione di approfondire determinate tematiche, che hanno un sogno nel cassetto e vorrebbero in qualche modo realizzarlo. Dieci le offerte formative, con dieci docenti di riferimento. Si va dall’Educazione alimentare ad un Laboratorio di memoria archeologica a corsi di Educazione finanziaria e di Educazione ambientale, attraverso un Laboratorio di alfabetizzazione informatica, un Laboratorio di memoria storica, un corso di Cultura e legalità per una cittadinanza consapevole, un corso di Educazione artistica e due occasioni d’incontro: il Caffè filosofico – Dialogando insieme, che farà un lavoro sulla parola, e l’esperienza dello Psicobar. Inizieremo a gennaio per finire a marzo 2019”.

Un’iniziativa sostenuta dal Comune di Rimini. “Un ringraziamento va a Università Aperta, che da vent’anni si occupa di diffondere il più possibile la conoscenza – dice la vicesindaca di Rimini, Gloria Lisi -. La cultura non è appannaggio solo di pochi, ma di tutti. Dare una mano ad avvicinare persone che quelle possibilità non le hanno avute penso sia lodevole. Le problematiche di marginalità vanno tolte attraverso la cultura, che può essere un mediatore importante per rendere le persone autonome, consapevoli, libere e anche in grado di camminare con le proprie gambe, attraverso l’apprendimento non solo di nozioni ma di quelle che sono le loro capacità e la loro interiorità, che non hanno mai avuto la possibilità di mettere in gioco. Il Comune affianca questa iniziativa anche nella ricerca di sedi decentrate: è importante andare anche in quelle che chiamiamo periferie, in zone un po’ più lontane dal centro storico, per diffondere questa conoscenza. Bisogna diffondere l’iniziativa per dare questa opportunità a tutti”.

Campagna: Presentazione dell’Università di Strada con il Sindaco Arch. Roberto Monaco

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“Università di Strada”, presentazione del Progetto a Campagna.

Domenica 20 maggio 2018 alle ore 12:00 presso il Corso Umberto I di Campagna (SA) si terrà la presentazione del Progetto “Università di Strada” a cura dell’Università Popolare Interculturale di Salerno e la rete nazionale Unieda. Il progetto “Università di Strada” è risultato vincitore del bando indetto dal Ministero del Lavoro per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza nazionale e coinvolgerà 20 regioni e 40 città. In Campania ha raccolto l’adesione dei Comuni di Campagna, Padula, Sassano e Salerno. L’evento sarà un’occasione per conoscere le iniziative formative e culturali che interesseranno la comunità di Campagna. L’Università di Strada è una iniziativa di cultura per la gente che passa, che si ritrova in un luogo per una visita, un acquisto, un servizio. L’Università di Strada è il nostro modo di dichiarare l’amore per i luoghi dove viviamo e che contribuiamo a far crescere. Una piazza, una via, una strada più grande, un giardino, una piazzola, uno spazio abitato da esercizi, spesso solo commerciali, a volte culturali, rappresentano i luoghi deputati a svolgere lezioni, conferenze, corsi, seminari, laboratori, tutto quanto è sinonimo di riappropriazione della città dove viviamo. L’Università di Strada è anche il recupero della cultura popolare attraverso un processo di cultura dal basso dove il destinatario dell’offerta formativa diviene protagonista e divulgatore delle sue conoscenze, della sua storia, delle sue esperienze, “dalla microstoria alla storia”.